Il Nicaragua è una repubblica democratica rappresentativa. È il più grande paese del Centro America con una superficie di 130.373 km2. Confina con l'Honduras a nord e il Costa Rica a sud, è bagnato dall'Oceano Pacifico a ovest e dal Mar dei Caraibi a est. Il Nicaragua si trova nell'emisfero boreale, ad una latitudine compresa tra 11 e 14 gradi nord, nella zona tropicale. L'abbondanza nel Nicaragua di ecosistemi biologicamente significativi e unici contribuisce alla designazione del Mesoamerica come uno dei punti caldi di biodiversità. La capitale del Nicaragua è Managua. Circa un quarto della popolazione vive nella capitale, il che la rende la seconda città più grande dell'America centrale.
Storia
La scoperta occidentaleFu raggiunto per la prima volta dagli spagnoli nel 1523 e fra il 1524 e il 1529 venne invaso da conquistadores in lotta fra di loro, nonché contro gli indigeni. Nel 1529 fu diviso fra i conquistadores usciti vincitori.
Indipendenza
Nel 1538 divenne parte del Vicereame della Nuova Spagna. In seguito passò sotto il controllo dell'Impero Messicano, per poi conquistare l'indipendenza, dapprima come parte delle Province Unite dell'America Centrale (1821), pochi anni dopo come repubblica indipendente (1838). Il XIX secolo fu caratterizzato da guerre civili e dall'alternarsi di governi conservatori e liberali.
Storia contemporanea

Nel 1900 iniziò una lunga serie di occupazioni e interventi statunitensi, motivati dal rifiuto nicaraguense di concedere il beneplacito per la realizzazione del canale di collegamento tra i due oceani, Atlantico e Pacifico.[4]
Fra il 1912 e il 1933 il Nicaragua fu nuovamente occupato militarmente dall'esercito statunitense, che fu costretto ad abbandonare il paese a seguito delle conseguenze economiche della grande depressione e della guerriglia guidata da Augusto César Sandino. Quest'ultimo divenne sia il precursore della guerriglia come strumento di liberazione dagli eserciti professionali sia uno dei simboli della resistenza antistatunitense, e governerà poi il paese insieme al filo-statunitense Anastasio Somoza García e a Juan Bautista Sacasa. Dopo l'uccisione di Sandino da parte di membri della Guardia Nacional nel 1934, Anastasio Somoza García divenne capo indiscusso dello stato. Morì il 21 settembre 1956, ucciso dal poeta Rigoberto López Pérez, il quale venne a sua volta ucciso dai colpi che giunsero in risposta. A Anastasio Somoza García succedette il figlio, Luis Somoza Debayle.
A partire dal 1961 operò in Nicaragua il Frente Sandinista de Liberacion Nacional, movimento guerrigliero di ispirazione marxista che prendeva il suo nome da Augusto César Sandino. Luis Somoza Debayle,
sotto pressione, fu costretto ad annunciare libere elezioni per il 1963 e a vietare che membri della propria famiglia gli succedessero. Ciononostante, quando nel 1967 lui morì, il suo posto fu preso dal fratello Anastasio Somoza Debayle, il dittatore la cui famiglia controllava il paese da quasi un secolo. Dopo essere stata sconfitta grazie all'aiuto statunitense, la guerriglia sandinista riprese con più vigore nel 1972, anche grazie al supporto cubano e sovietico. Fu dichiarata la legge marziale e il Nicaragua scivolò poi nella guerra civile. Quando, nel 1979, a Somoza venne definitivamente a mancare l'appoggio statunitense, anche a causa delle atrocità commesse contro civili, i sandinisti presero il potere. Il 4 novembre 1984 si tennero elezioni giudicate regolari dagli osservatori internazionali, che vennero tuttavia contestate dall'amministrazione statunitense. Fra il 1980 e il 1989 furono attivi gruppi di militari denominati Contras, in Honduras ed El Salvador, in gran parte vecchi membri della Guardia Nacional fedele a Somoza; questi furono finanziati illegalmente dagli Stati Uniti, cosa che innescò lo scandalo Iran-Contras (detto anche "Irangate"). La loro principale attività consisteva nel creare uno stato di agitazione nei confini, spesso uccidendo figure importanti del governo sandinista dando l'impressione alla stampa internazionale di una resistenza interna al governo. Nel 1989, dopo il cessate il fuoco fra governo e ribelli e la reintegrazione di questi ultimi nella società, furono indette nuove elezioni, che, contro ogni aspettativa, furono vinte di stretta misura da una coalizione di partiti finanziata dagli Stati Uniti.
Le elezioni presidenziali del 2006, dopo 16 anni dalle elezioni che segnarono la fine della rivoluzione sandinista, sono state vinte da Daniel Ortega, l'ex guerrigliero che ora guida un'alleanza tra il Fronte sandinista di liberazione (Fsln) e una parte della destra.
Nel corso del mese di ottobre 2010 si è fortemente riacutizzata una latente controversia territoriale tra il Nicaragua e la confinante Repubblica del Costa Rica. La disputa ha come oggetto la sovranità dei due stati sul Rio San Juan e si è riaccesa a seguito delle opere di dragaggio di tale corso d'acqua, intraprese dal Nicaragua il 18 ottobre 2010. Il successivo 21 ottobre il Costa Rica ha inviato al Nicaragua una nota di protesta, asserendo che il dragaggio del fiume da parte nicaraguense costituirebbe una violazione alla sua sovranità territoriale. Il 27 ottobre il governo del Nicaragua, a sua volta, ha inviato una nota di protesta al Costa Rica per denunciare ripetuti sconfinamenti da parte delle forze di polizia costaricane in territorio nicaraguense (il Costa Rica non dispone di un esercito ma solo di un corpo armato con compiti di polizia, controllo delle frontiere e mantenimento dell'ordine pubblico). Nei giorni successivi il Costa Rica ha sollecitato una riunione d'urgenza da parte dell'OEA (Organizzazione degli Stati Americani) per tentare di trovare una soluzione negoziale alla grave crisi diplomatica. Da parte sua, il Nicaragua ha annunciato di voler sottoporre la disputa al giudizio della Corte Internazionale di Giustizia dell'Aia.
ClimaIl clima del Nicaragua varia notevolmente da una costa all'altra, e possono essere considerate tre diverse aree climatiche distinte:
L'area tra il lago Nicaragua (Cocibolca) e il lago di Managua (Xolotlan) e l'Oceano Pacifico è di solito molto secca con poca pioggia e temperature comprese tra i 21 °C e i 27 °C in Inverno e i 23 °C e i 35 °C durante l'estate.
Gli altopiani centrali del Nicaragua hanno un clima temperato e umido, in particolar modo nel versante Est.
Sulla costa caraibica si trova un clima tropicale umido, con alte temperature anche superiori ai 36 °C e piogge abbondanti.
Religione
La religione ricopre un ruolo importante nella cultura del Nicaragua ed è riconosciuta nella Costituzione. La libertà religiosa è garantita dal 1939.
Il cattolicesimo si è insediato in Nicaragua nel XVI secolo con la conquista Spagnola. Sulla fascia costiera caraibica, data la presenza storica degli Inglesi, la maggior parte della popolazione cristiana è anglicana o protestante.
Il censimento del 2005 ha evidenziato che la popolazione religiosa in Nicaragua è così suddivisa:

58.5% Chiesa Cattolica
23.2% Protestantesimo
2.6% Altre
15.7% irreligione
LingueLa lingua ufficiale del Nicaragua è lo spagnolo. Di recente è stata approvata la legge costituzionale della lingua dei segni nicaraguense (idioma de señas de Nicaragua).
PoliticaLa politica del Nicaragua si svolge nell'ambito di un sistema presidenziale, in cui il presidente del Nicaragua è sia capo di Stato che capo del governo, e di un sistema multipartitico. Il potere esecutivo è esercitato dal governo. Il potere legislativo è esercitato sia dal governo che dall'Assemblea Nazionale. Il potere giudiziario è indipendente dal potere esecutivo e legislativo.
Attualmente, i principali partiti politici hanno discusso la possibilità di passare da un sistema presidenziale a un sistema parlamentare. In questo modo, ci sarebbe una chiara differenziazione tra il capo del governo (primo ministro) e il capo di Stato (Presidente).
Inno Nazionale
Salve a ti (Salve a te) è l'inno nazionale del Nicaragua. L'autore è il poeta Salomón Ibarra Mayorga, che l'ha composto nel 1918. La musica è un antico canto dell'epoca coloniale, adattato da Luis Abraham Delgadillo nella tonalità Mi Bemolle Maggiore.
Salve a ti 
¡Salve a ti, Nicaragua! En tu suelo
ya no ruge la voz del cañón
ni se tiñe con sangre de hermanos
tu glorioso pendón bicolor.
Brille hermosa la paz en tu cielo
nada empañe tu gloria inmortal
que el trabajo es tu digno laurel
y el honor es tu enseña triunfal.
(Salve a te, Nicaragua! Sul tuo suolo
non ruggisce più la voce del cannone
né si tinge del sangue dei fratelli
la tua gloriosa bandiera bicolore.
Brilla bella la pace nel tuo cielo
niente offusca la tua gloria immortale,
che il lavoro sia il tuo degno alloro
e l'onore sia il tuo stemma trionfale!)
CucinaIl Nicaragua vanta una lunga tradizione culinaria con una vasta gamma di gustosi piatti tipici molti dei quali legati a ricorrenze particolari.
Lungo le strade della città non è raro incontrare ambulanti che offrono cibo: semplice frutta in sacchetti già pronta per essere consumata, mais arrostito, snack veloci come il quesillo (una tortilla ripiena di formaggio, crema di latte, cipolla e chile) o il vigoron (pelle o carne di maiale fritta servita con yucca ed insalata) e per finire non può mancare il gallo pinto, il piatto che più di tutti rappresenta il Nicaragua.Il gallo pinto è un pianto a base di riso e fagioli servito con insalata (cavolo cappuccio), banane fritte (verdi o maduro), formaggio fritto e crema di latte; il gallo pinto può essere consumato ad ogni pasto della giornata, dalla colazione alla cena e non manca mai in nessuna casa nicaraguense.
Lungo le strade è anche possibile dissetarsi con bevande a base di frutta (pitaya, calala, granadilla), erbe (grama) o cacao e mais (pinolillo); normalmente queste bevande sono servite in un sacchetto di plastica con cannuccia e ghiaccio.Mentre per il cibo non ci sono particolari problemi di igiene, la stessa cosa non si può dire per le bevande che vengono preparate con acqua di rubinetto batteriologicamente non pura.
